martedì 5 dicembre 2006

REALTA' O FAVOLA? SI DISTINGUE A 4 ANNI
Una ricerca condotta dagli esperti americani delle università del Texsas e della Virginia e pubblicata sulla rivista "Child Development", è arrivata a concludere che i bambini, fin da piccolissimi, sono in grado di distinguere tra realtà e fantasia e, a differenza di quanto generalmente si pensa, non credono a tutto ciò che sentono dire dagli adulti.

Foto by: Biblioragazzi

Per tutti quei genitori che temono di spaventare i loro bambini raccontando loro storie troppo avventurose o mostrando loro immagini troppo "reali", nuove scoperte oggi sostengono che le loro paure sono infondate. In particolare gli esperti hanno condotto la ricerca su bambini dai 3 ai 6 anni, periodo durante il quale i bambini sono sottoposti a flussi continui di stimoli e di informazioni e nel quale imparano, ogni giorno, una grande quantità di cose nuove attraverso libri, tv, giochi e colloqui con i genitori. E' un periodo nel quale entrano sia nel "mondo" della realtà, sia nel "mondo" della fantasia, ma è stato dimostrato che i bambini, fin da 4 anni, sanno discriminare bene tra i due "mondi" attraverso indizi provenienti sia dal comportamneto degli adulti (espressione del volto, tono della voce, movimenti con il corpo..) sia dalla realtà a loro circostante. E' facile quindi che il bambino sappia beneissimo quando qualcosa è reale e quando quealcosa, invece, non lo è, indipendentemente dal fatto che al bambino la fantasia e il fantasticare, non solo piace molto, ma gli è anche molto utile per crescere ed imparare.

A mio parere, questi risultati provenienti da diversi studi, altro non fanno che confermare quello che anche altre ricerche, in altri campi, hanno sostenuto, ovvero che il bambino piccolo non è così passivo e intellettualmente poco sviluppato come gli adulti sono soliti pensare. Anche le tante ricerche condotte sul linguaggio, infatti, portano alla conclusione che il bambino, sebbene privo di parola, sia comunque in grado di comprendere ciò che l'adulto comunica e di elaborare quanto capito. Spesso, invece, gli adulti, poichè lo vedono privo di linguaggio verbale, tendono a considerarlo come passivo e incapace di comprendere. I genitori e gli adulti in generale dobrebbero, secondo me, essere maggiormente informati su questo, così che possano meglio comprendere cio che realmente i babini sono in grado di fare e di pensare.

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