giovedì 30 novembre 2006

LUI E LEI PARLANO NELLA STESSA MANIERA MA PENSANO IN MODO DIVERSO

Fino adesso il sesso è sempre stato ignorato negli studi sull'apprendimento, ma secondo un recente studio pilota del Georgetown University Medical Center, pubblicato sulla rivista Developmental Science, il sesso potrebbe essere un fattore importante nell'acquisizione e nell'uso del linguaggio.

Studiando come un gruppo di bambini divisi in maschi e femmine usavano le forme regolari e irregolari del passato remoto, i ricercatori del Georgetown University Medical Centre, hanno potuto stabilire che le forme irregolari inducevano in errore entrambi i gruppi, ma a seguito di procedimenti mentali diversi. Le bambine andavano avanti per assonanza: ricordavano numerose parole che terminavano nello stesso modo (egli andò, parlò, cercò) e quindi davanti al verbo essere o al verbo avere (egli fu, ebbe) sbagliavano. I maschi, invece, si ricordavano la regola di accentare l’ultima vocale della terza persona singolare e su essa basavano le loro risposte: al verbo avere ed essere sbagliavano anche loro anche se per un motivo diverso. Secondo tale studio, le femmine userebbero la "memoria dichiarativa", sistema deputato, in questo caso, alla memorizzazione delle parole, i maschi, invece, adoperano la "memoria procedurale", sistema che in questa situazione, governa le regole del linguaggio. Michael Ullman, professore di neuroscenze, spiega che queste differenze tra maschi e femmine, potrebbero avere un ruolo rilevante in questo processo cognitivo.

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