domenica 26 novembre 2006

MASCHIETTI E FEMMINUCCE: QUALI GIOCHI ?
Studi condotti da psicologi e sociologi negli ultimi anni, hanno constatato come le modalità ludiche appartenenti ai due sessi, non necessariamente debbano essere così rigide e poco flessibili. Barbie e bamboline per le femmine, macchinine e mostri per i maschi? Non per forza...

Foto by: Lorenzo

Per la maggior parte dei genitori, degli educatori e degli adulti in generale, è solito distinguere tra giochi appartenenti al "mondo maschile" e giochi appartenenti al "mondo femminile". Alla base di questa distinzione vi sono sia i condizionamenti sociali e culturali, sia un'educazione secondo cui, per il bene del bambino, è necessaria, fin dalla primissima infanzia, una netta differenziazione tra i due sessi per quanto riguarda i mezzi ludici e le modalità ludiche.

Nella nostra società, infatti, è ormai una "regola" il vedere le feminucce che si divertono a pettinare bambole, senza avere contrasti e rivalità e, al contrario, il vedere i maschietti che si divertono a fare correre le macchinine sulla pista o ad intraprendere giochi di lotta, in cui prevalgono l'azione ed una maggior irruenza e aggressività. Nonostante questo, vi sono però casi, anche se poco frequenti, di inversione di ruoli, in cui una femminuccia si presta a giochi d'azione con i maschi, o in cui un maschio si presta a giochi tranquilli con le femmine. Studi condotti da psicologi e sociologi, hanno mostrato che queste inversioni di ruoli nelle attività ludiche, non sono da contrastare, ne devono essere fonte di preoccupazione da parte degli adulti. Secondo questi studiosi, infatti, il poter prendere parte ad attività tipiche dell'altro sesso, permette al maschio di evitare l'aggressività tipica dei giochi a cui di solito prende parte con gli altri maschietti e, invece, permette alle femmine di scaricare l'aggressività e di manifestare la loro impulsività, solitamente frenata nel gioco con le altre bambine.

A mio parere, ciò che si può concludere da questi studi è che bisogna permettere ai bambini di giocare come meglio credono e che, anche se si presentano le inversioni di ruolo poco sopra menzionate, non bisogna preoccuparsi, perchè con la crescita e lo sviluppo del bambino e con il raggiungimento di una maggior definizione della sua identità, questo desiderio di fare giochi sia maschili, che femminili, tende a scomparire. E' la definizione di una chiara identità, infatti, che porta l'individuo a definirsi interiormente ed esteriormente secondo un determinato sesso. Poichè nei bambini piccoli lo sviluppo dell'identità non è ancora stato raggiunto, a mio parere, è normale, a volte, un'inversione nei ruoli, nelle attività e negli atteggiamenti, senza bisogno però di allarmarsi.

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