giovedì 29 marzo 2007

Sognamo quello che leggiamo

Quello che leggiamo sui libri preferiti ritorna la notte sottoforma di sogni.Il genere di lettura preferito influisce su tipologia e qualità dei sogni. Lo rivela uno studio dei ricercatori dell'Università del Galles a Swansea, condotto su 10mila appassionati lettori, grandi e piccini. Più incubi notturni per gli appassionati lettori di Stephen King. Chi ama invece la narrativa tende, più degli altri, a fare sogni strani.
Gli studiosi hanno indagato sul tipo di libro che occupa abitualmente il comodino di ciascun intervistato, e hanno poi esaminato al microscopio il loro mondo onirico. Scoprendo così che chi ama la narrativa fa i sogni più singolari e li ricorda più spesso.Quelli che amano il genere fantasy sono più propensi ad avere incubi e sogni lucidi, in cui sono consapevoli del fatto che stanno sognando. Chi preferisce le storie romantiche, inoltre, sogna in modo altrettanto zuccheroso e prova emozioni intense. Occhio, invece, ai libri di paura, specie nel caso di baby-lettori. ''Abbiamo verificato -spiega spiega Mark Blagrove, che ha coordinato lo studio battezzato Dream Lab, laboratorio dei sogni - che i libri del genere influenzano i bambini: tanto che chi li legge è tre volte più a rischio incubi rispetto ai coetanei con altri gusti''. Niente paura perché, in generale, il numero degli incubi tende a ridursi con l'età.

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