giovedì 12 luglio 2007

LA CASA DEI MIEI SOGNI
Come dovrebbe essere la nostra casa ideale? La psicologia ci aiuta a conquistare il benessere anche attraverso l'organizzazione degli spazi vitali.

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Le soffocanti facciate di cemento grigio che fino a qualche anno fa affollavano le periferie delle grandi città stanno lentamente scomparendo, ma nella maggior parte dei complessi residenziali non ci sono ancora molte tracce della personalità individuale di chi li abita. Soltanto negli ultimi anni si è fatta strada gradualmente nell'edilizia residenziale la consapevolezza che le persone non vogliono essere fruitori passivi del proprio spazio vitale. Anche nella più moderna delle case, non riusciamo a sentirci a nostro agio, se non abbiamo alcuno spazio di creazione. Ciò di cui abbiamo bisogno, invece, è la possibilità di imprimere alla nostra abitazione un'impronta personale: dobbiamo farla «diventare nostra», dicono gli psicologi. Questo costringe alcuni architetti a riconsiderare la questione, per lo meno tra coloro che finora avevano progettato secondo i propri canoni estetici e temevano che i residenti potessero poi «deturpare» le loro creazioni.

CORRELAZIONE TRA INFEZIONI E AUTISMO Ricercatori del Kaiser Permanente, a Oakland negli Stati Uniti hanno verificato una correlazione tra le infezioni nei primi due anni di vita ed il disturbo di tipo autistico.

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Lo studio caso-controllo ha riguardato bambini nati al Kaiser Permanente Northern California nel periodo1995-1999. I casi erano rappresentati da 403 bambini con una diagnosi di autismo, registrati nel database del Kaiser Permanente. I 2100 controlli sono stati scelti in maniera casuale tra i bambini senza diagnosi di autismo. Le diagnosi di infezione nei primi due anni di vita sono risultate leggermente meno frequenti nei bambini con autismo che nei controlli ( 95.0% vs 97.5% ). In particolare le infezioni delle vie respiratorie superiori erano significativamente meno frequenti, mentre le infezioni delle vie genitourinarie erano più frequenti nei bambini con autismo. Una frequenza di infezione leggermente superiore per i bambini autistici è stata registrata nei primi 30 giorni di vita ( 22.6% vs 18.7% ). I dati suggeriscono inoltre che i bambini con autismo potrebbero avere un tasso di infezione più alto nei primi 30 giorni di vita e che durante i primi due anni potrebbe essere a più alto rischio per alcuni tipi di infezione e a più basso rischio per altri. Ulteriori studi volti ad indagare le associazioni tra infezioni nel periodo prenatale e della prima infanzia e l’autismo potrebbero risultare utili per chiarire il ruolo delle infezioni e del sistema immunitario nell’eziologia dei disordini di tipo autistico.

MASTER IN MEDIAZIONE FAMILIARE E COMUNITARIA
Benevento, febbraio 2008 – dicembre 2009. Il Centro di Cultura “Raffaele Calabria” ospiterà il Master in “Mediazione familiare e comunitaria”, organizzato dall’Alta Scuola di Psicologia “Gemelli”, dal Centro Studi e Ricerche sulla Famiglia e dalla Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

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Il master avrà inizio il 14 febbraio 2008 e terminerà a dicembre 2009. Al termine del percorso formativo biennale si otterrà il diploma di Master e l’idoneità all’esercizio della pratica di mediatore familiare o di mediatore comunitario. Oltre alla attività d’aula, di gruppo e di laboratorio, sono previste esperienze pratiche come stage presso poli di mediazione esterni con la supervisione di un membro dello staff, sia in Italia che all’estero o con un mediatore esperto dello staff presso i servizi di mediazione dell’Università Cattolica a Milano o a Roma. Direttori scientifici del master saranno Vittorio Cigoli, ordinario di psicologia clinica e Giovanna Rossi, ordinario di sociologia della famiglia. L’attività formativa biennale è finalizzata all’acquisizione di competenze nella gestione del processo di mediazione familiare all’interno di conflitti tra ex-coniugi e nella progettazione e realizzazione di interventi di mediazione comunitaria in presenza di conflitti nelle organizzazioni e sul territorio. Le informazioni possono essere scaricate da internet al sito www.unicatt.it oppure richieste presso la segreteria del Centro di cultura dell’Università Cattolica in Piazza Orsini (0824/29267).

lunedì 9 luglio 2007

LA PSICOLOGIA NELL’AYURVEDA Milano, 29 e 30 settembre 2007 : seminario con il Dottor Robert E. Svoboda , scrittore e medico ayurvedico (b.a.m.s.) statunitense.

L'essere umano perfetto non soffre di disturbi nel flusso di energia, poiché tutti i livelli funzionano in maniera armoniosa. Il corpo, i sensi, la mente, la coscienza e le parti di noi che trascendono la descrizione, esprimono insieme la meraviglia e la bellezza della vita. I disturbi a qualsiasi livello possono influire sulla salute.Il corpo, la parte più accessibile del nostro essere, è il riflesso delle nostre parti meno tangibili, un'espressione di tutte le esperienze vissute e del modo in cui le abbiamo assimilate. Ha bisogno di cure adeguate che possono mancare poiché la mente quotidiana va continuamente alla ricerca di nuove esperienze. L'Ayurveda insegna che la mente quotidiana è dotata di qualità, e di conseguenza è fisica, sebbene più sottile del corpo. Al pari del corpo, và equilibrata perché funziona a dovere. La mente è più veloce ed esigente, quindi più difficile da tenere sotto controllo. Secondo l'Ayurveda tutte le malattie sono psico-somatiche. Sia la mente che il corpo ne risentono e si dovrebbe tener conto di entrambi nel ristabilire la salute e nel mantenere il benessere, in quanto i benefici a un livello dell'essere si riflettono anche agli altri livelli.

Il Relatore: Il Dottor Robert E. Svoboda , scrittore e medico ayurvedico (b.a.m.s.) statunitense, è stato il primo occidentale a laurearsi dottore in ayurveda in un'università indiana ed è tuttora un collaboratore del famoso Dottor Vasant Lad (B.a.m.s./M.a.s.c.) dell'Ayurvedic Institute di Albuquerque, New Mexico.

Traduzione per i partecipanti dall'inglese a cura della dott.ssa Sadbhawna Bhardwaj medico ayurveda di New Delhi, vice-presidente e insegnante nei corsi dell'Ass. Cult. A.I.M.A. Ayurveda di Milano.

Attestato di Partecipazione rilasciato alla fine del seminario e firmato dal Dottor Svoboda.

LA MACCHINA DEGLI ABBRACCI Temple Grandin - Adelphi

Una vita con gli animali. Cosa hanno in comune gli autistici e gli animali? Temple Grandin, autistica, racconta come furono gli animali a salvarla perché «noi autistici riusciamo a pensare come gli animali» e l’autismo è «una sorta di stazione intermedia sulla via che porta dalle bestie all’uomo». Scritto con Catherine Johnson (madre di due ragazzi autistici) il libro insegna a comunicare con gli animali. E mostra lo straordinario mondo interiore di una donna che si è trasformata dalla ragazzina «manesca» con i compagni che le davano della ritardata alla docente di zoologia della Colorado State University.

giovedì 5 luglio 2007

VIA I BRUTTI RICORDI? ORA BASTA UNA PILLOLA
Alcuni ricercatori americani e canadesi hanno scoperto la pillola dell’amnesia selettiva. Il farmaco è in grado di cancellare i brutti ricordi.

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Il farmaco in questione, causando particolari reazioni biochimiche nel cervello, permette ad un individuo di cancellare i brutti ricordi. Lo studio svolto dall’Università di Harvard e dalla McGill University di Montreal rivela che, se somministrata in abbinamento ad una adeguata terapia psichiatrica, la “pillola” consente di bloccare i meccanismi biochimici che normalmente vengono attivati da quegli stati di depressione comunemente definiti “brutti ricordi”. Se si somministra il farmaco (a base di propranololo) nel momento stesso in cui il paziente sta ricordando qualcosa di spiacevole, quel ricordo si affievolisce. Seguendo una terapia precisa, viene cancellato. Questa ricerca ha coinvolto 19 volontari, vittime di violenza sessuale o di incidenti violenti. A loro è stato chiesto di descrivere il momento in cui hanno subito il trauma, oltre 10 anni prima. Alcuni hanno preso il farmaco, altri un placebo, e dopo una settimana di trattamento chi aveva assunto il medicinale ricordava l’evento con minor stress rispetto agli altri. Naturalmente questo articolo vuole essere semplicemente informativo. E’ importante precisare che la farmacologia non è una competenza psicoterapeutica. Inoltre l’uso di un farmaco con i principi attivi come quelli appena sinteticamente descritti, è da valutare attentamente in rapporto al soggetto ed alla patologia specifici.

MASTER DI PRIMO LIVELLO SULL’AUTISMO
E' il primo master italiano sull'autismo organizzato dall'Università di Siena nella sua sede di Arezzo, e realizzato in collaborazione tra esperti italiani di fama internazionale, come Michele Zappella, e l'équipe del Child Study Center dell'Università di Yale, centro di eccellenza nel campo della ricerca e della clinica sull'autismo. Il direttore del Centro, Fred Volkmar, una delle massime autorità a livello mondiale, guiderà un folto gruppo di esperti statunitensi, provenienti anche dal MIND Institute della Università Davis in California.

L'autismo è un disturbo dello sviluppo che colpisce un bambino su mille. Un tempo noto come sindrome di Kanner, dal nome del pediatra che per primo lo descrisse negli anni quaranta, è oggi considerato un disturbo su base biologica. Anche se le causa non sono state ancora individuate con certezza, è ormai accettata una componente genetica, mentre è stata decisamente abbandonata la teoria che considerava questo disturbo dello sviluppo il risultato di un rapporto negativo con i genitori. Il master preparerà una figura professionale specializzata, un educatore con conoscenze e competenze per operare in strutture di terapia e riabilitazione pubbliche o private. Corso post-laurea di primo livello, oltre alle 400 ore di lezioni ne prevede altrettante di stage. Verranno trattati i temi della diagnosi, delle terapie di supporto e delle modalità di intervento educativo-riabilitativo, per migliorare il comportamento e la comunicazione. Inoltre, per la prima volta, verranno introdotte alcune lezioni sui diritti e le pari opportunità delle persone con autismo, tenute dai maggiori esperti del settore, provenienti dalla rete della Federazione italiana superamento handicap (FISH). L'obiettivo è quello di dare una visione globale degli strumenti a disposizione degli operatori e dei genitori per migliorare la qualità di vita e realizzare le pari opportunità delle persone con autismo di ogni età, grazie a una alleanza in cui ognuno, operatore e genitore, contribuisce con le proprie forze e le proprie esperienze.La tassa di iscrizione è di 6000 euro. Sono previste borse di studio. Le domande dovranno essere inviate entro il 20 agosto all'Università di Siena, mentre il corso inizierà nel mese di settembre. A medici e psicologi è rivolto in particolare un corso di perfezionamento più breve.

Per informazioni sulla didattica: dipartimento di Scienze umane e dell'educazione di Arezzo, 0575 926283, dragoni@unisi.it, informazioni sulle iscrizioni 0577 232327, postlaurea@unisi.it. Il bando è consultabile all'indirizzo www.unisi.it/postlaurea/master.htm.

Il corso è organizzato in collaborazione con l'istituto privato di riabilitazione "Madre della Divina Provvidenza" di Arezzo, la fondazione "Opera Santa Rita" di Prato, due strutture dove si svolgerà il tirocinio, e con Autisme Europe, Autismo Italia e Federazione italiana superamento handicap.